La tredicesima mensilità (più comunemente conosciuta come tredicesima), è una mensilità retributiva aggiuntiva erogata nel mese di dicembre come retribuzione ai lavoratori dipendenti in Italia e molti Stati del mondo.
La tredicesima è un mese di stipendio che viene pagato alla fine dell’anno e si aggiunge alla mensilità di dicembre. La ricevono tutti i lavoratori dipendenti, anche chi ha un contratto part-time o a termine, e i pensionati. Non la ricevono, invece, i lavoratori autonomi e chi ha un contratto di lavoro “ibrido”, cioè un contratto che combina lavoro dipendente e autonomo, come nel caso dei lavoratori “parasubordinati” (ad esempio i CoCoCo, ossia collaboratori coordinati continuativi).
A seconda di quanto si è lavorato durante l’anno, l’importo della tredicesima varia. Ma chi la paga? Nel caso dei pensionati, la paga l’INPS; nel caso dei lavoratori dipendenti, la paga il datore di lavoro. Infatti, la tredicesima è, di fatto, una retribuzione differita, cioè una somma che ogni mese il datore di lavoro “mette da parte” per il lavoratore e che viene poi pagata alla fine dell’anno.
Se, ad esempio, la retribuzione lorda annuale di un lavoratore è di 25.000 euro e il lavoratore ha diritto alla tredicesima, allora lo stipendio mensile si calcola dividendo 25.000 euro per 13 e non per 12.
Quando viene erogata esattamente?
In genere, la tredicesima viene accreditata entro il 25 dicembre. Però attenzione: i tempi esatti dipendono dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) e dalle politiche aziendali.