La Pubblica Amministrazione e, pi๠in generale, i centri di costo e di potere, devono oggi affrontare il problema irrisolto della diffusività  di un fenomeno corruttivo di portata insopportabile.
Adeguandosi ad impegni sovranazionali assunti, il nostro ordinamento ha emanato una serie di disposizioni e leggi il cui obiettivo è quello di porre un argine e prevenire il fenomeno corruttivo, agendo laddove nasce l’impulso del comando.
Le misure poste in campo presentano un profilo prevalentemente extrapenale, operando su un piano di prevenzione amministrativa dei fenomeni.
Si è proceduto costruendo un modello di controlli, di adempimenti e di sanzioni (anche molto pesanti)il cui corretto funzionamento richiede, altresì, un improcrastinabile ammodernamento dei sistemi informativi.
In tale binario viaggiano la legge 6 novembre 2012 n. 190 ed i decreti legislativi (attuativi)nn.: 235/2012, 33/2013, 39/2013 e, da ultimo, 69/2013 (c.d. decreto del fare)convertito nella legge 98 del 2013.
Fondamentale appare la formazione del personale che assume profilo esimente della responsabilità  ed è, dalla magistratura contabile, posta fuori dal limite del 50% della spesa riferita all’anno 2009 previsto dall’art. 6, co. 13, del d.l. 78/2010.